Bergamo, la città divisa in due che ospita il famoso Festival Donizetti
A Bergamo il Festival Donizetti Opera dedicato al grande compositore Gaetano Donizetti e un bellissimo viaggio tra i monumenti della sua città, dichiarata a patrimonio dell’ umanità dall’UNESCO.
Il Festival Donizetti Opera viene ospitato dalla magnifica città di Bergamo che è divisa in due parti, quella alta e quella bassa. Entrambe offrono magnifici edifici da visitare tra cui le mura veneziane nominate patrimonio dell’UNESCO. In questo articolo trovi la storia, i suggerimenti e i tesori d‘arte e musica più belli da vedere nella città del grande compositore.
LA CITTÀ DI BERGAMO
Bergamo vede riconosciuto a livello mondiale il suo enorme valore artistico e storico grazie alle mura veneziane che la circondano, nominate patrimonio dell’UNESCO. Nel 1428 la Repubblica di Venezia prese il controllo della città e per proteggersi dai nemici fece costruire, dal 1561 al 1588, le possenti mura lunghe circa 6 chilometri. Ora non vengono più considerate barriere, anzi, sono luogo di romantiche passeggiate e magnifici tramonti.
Bergamo è divisa in due parti: la città bassa, più moderna, e la città alta, più antica e racchiusa dalle mura.
INIZIAMO DALLA CITTÀ ALTA
Grazie alla funicolare, costruita nel 1887, è possibile arrivare nella parte alta della città in Piazza Mercato Delle Scarpe e da lì si ha la possibilità di visitare diversi monumenti.
Si parte da Piazza vecchia definita ancora oggi “salotto rinascimentale” nel quale si uniscono tutte le vie medievali. Qui si trovano una serie di edifici: Biblioteca Civica Angelo Mai all’interno del Palazzo Nuovo, Palazzo della Ragione, Campanone e Palazzo del podestà.
Palazzo nuovo, chiamato così per sottolineare la sua contrapposizione con Palazzo Vecchio, fu costruito nei primi anni del '600. Fino al 1873 fu sede del comune di Bergamo poi fu utilizzato come sede dell’ Istituto Tecnico Vittorio Emanuele II. Nel 1928, anno in cui fu terminata anche la sua facciata in marmo bianco di Zandobbio, diventò sede della Biblioteca Angelo Mai. Il palazzo ha uno stile neoclassico che ricorda la dominazione veneta. La biblioteca al suo interno è una delle più ricche a livello italiano, nella quale sono conservati testi, riviste, giornali, musiche, carteggi, mappe, fotografie, manuali, pergamene, codici di immenso valore storico e culturale. Ha particolare importanza tutta la documentazione che riguarda la storia di Bergamo.
Palazzo del podestà inizialmente fu abitazione di una famiglia ghibellina, ma non essendo adatto a questo utilizzo, dopo le svariate guerre tra guelfi e ghibellini, il palazzo fu acquisito dal comune e divenne residenza del podestà. Nel tempo anche esso cambiò aspetto, proprio come la città. Nel ‘900 il palazzo iniziò la sua “conversione alla cultura”, divenne: il Museo Civico di Storia Naturale, successivamente sede universitaria, e infine l’attuale museo multimediale della storia di Bergamo.
La torre civica, conosciuta come Campanone è alta 52,76 metri e dalla sua sommità, raggiungibile a piedi o in ascensore, è possibile ammirare la città antica. Tutt’ora il campanone, alle 22, batte i suoi suggestivi rintocchi che durante la dominazione veneta indicavano la chiusura delle porte della città.
Cappella Colleoni viene definita come edificio più maestoso di Bergamo, conosciuta per essere il monumento funebre del grande condottiero bergamasco Bartolomeo Colleoni. Un capolavoro del rinascimento italiano composto da una facciata decorata da marmi bianchi e rossi.
Sempre nella città alta si trova Piazza Duomo composta da una serie di magnifici edifici: il Duomo, il Battistero e la Basilica Romanica di S. Maria Maggiore.
Il Duomo o Cattedrale di Sant'Alessandro è il luogo principale di culto cattolico della città di Bergamo, è caratterizzato dalla facciata neoclassica che si affaccia su Piazza Duomo. Viene anche chiamata “chiesa dei martiri” perché ospita le reliquie dei Santi Fermo, Rustico, Proloco e sette tele dipinte che rappresentano alcuni santi martiri.
Di fronte al Duomo si trova il Battistero, caratterizzato dal numero otto che ricorre più volte: otto lati, otto spigoli, otto statue che in forme femminili rappresentano le Virtù cristiane come la Fede, la Speranza, la Carità. Nel 1340 fu incaricato per la realizzazione del battistero Giovanni da Campione per la Basilica di Santa Maria Maggiore. Solo nel 1900 fu spostato nel luogo in cui è collocato ora.
IL TEATRO DONIZETTI SEDE IL FESTIVAL
Gli spettacoli del Festival Donizetti Opera a cui potrete assistere si svolgeranno proprio a Teatro Donizetti, edificio che nacque verso la fine del XVIII secolo.
Inizialmente la zona in cui fu costruito era un insieme di baracche in cui i mercanti esponevano le loro merci ma non solo, sorgevano anche teatri “abusivi”. Successivamente Bortolo Ricciardi, ricco commerciante, decise di edificare il primo nucleo del teatro stabile che ora conosciamo. L’ inaugurazione ufficiale avvenne il 24 agosto 1791 ma la struttura fu distrutta da un incendio nel 1977. Il 30 giugno 1800 ci fu l’inaugurazione della struttura così come noi la conosciamo.
Nel 1897 in occasione del centenario della nascita del compositore e nel corso delle solenni onoranze, il Teatro Riccardi assume il nome, che porta tuttora, di Teatro Gaetano Donizetti. Nell'occasione furono avviati i lavori per la costruzione della nuova facciata neoclassica, opera dell'architetto romano Pietro Via. Gli interni sono stati ristrutturati nel 1964.
Nel 1982 è stato lanciato il Festival “Donizetti e il suo tempo” dedicato al compositore e nel 1992 in occasione del Festival, è stato inaugurato il nuovo Ridotto, spazio per incontri, concerti ed eventi. La sala del teatro mantiene il disegno originario del 1876 e la superficie complessiva è 3200 mq, composta da tre ordini di palchi e due gallerie che si affacciano sull’ampia platea.
Il Festival Donizetti Opera si tiene dal 2015, è una manifestazione di rilievo internazionale dedicata al compositore bergamasco e organizzata dalla Fondazione Teatro Donizetti. Quest’anno si terrà dal 14 novembre al 1° dicembre 2024.
CONTINUIAMO LA VISITA NELLA CITTÀ BASSA
Poi si avrà la possibilità di visitare l’Accademia Carrara, considerata il museo del collezionismo italiano e fondata nel 1796 da Giacomo Carrara. Presenta un percorso espositivo composto da 16 sale che raccontano storie diverse. Il visitatore ha quindi l’occasione, grazie alle oltre trecento opere tra dipinti e sculture, di viaggiare nel tempo attraverso l’arte italiana, dal Rinascimento all’ottocento.
L’esposizione può essere divisa in tre sezioni: la prima è dedicata all’arte italiana tra Gotico e Rinascimento, la seconda dedicata alla tradizione figurativa tra Lombardia e domini veneti di terraferma e l’ultima dedicata all’ottocento.
La città Bassa può essere visitata seguendo le tracce del pittore Lorenzo Lotto: nella Chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefano, luogo di culto cattolico, è contenuta la più grande opera dell’artista, la Pala Martinengo; anche la Chiesa Di santo spirito ospita un suo importante dipinto a olio su tavola, la Pala di Santo Spirito.
CONCLUDIAMO TORNANDO ALLA PARTE ALTA
Verrà visitato anche Palazzo Moroni che si trova nella parte alta della città.
La famiglia Moroni possiede e abita in questo edificio dal 1636. Sarà possibile immergersi in una ricca collezione d’arte, ma anche in un incantevole parco storico. Tra le tante opere troviamo anche quelle di Bernardino Luini, Cesare Tallone, i famosi ritratti di Gian Gerolamo Grumelli e di Isotta Brembati, eseguiti dal pittore Giovanni Battista Moroni di Albino.