8 August 2024 Musica in Scena

Georg Friedrich Händel: opere e Roma

Georg Friedrich Händel è stato un compositore tedesco naturalizzato inglese, del periodo barocco, che trascorse la maggior parte della sua carriera a Londra, diventando molto conosciuto per le sue opere, oratori, anthem, concerti grossi e concerti per organo.

Händel ricevette una formazione critica a Halle, Amburgo e in Italia prima di stabilirsi a Londra nel 1712; diventò un cittadino naturalizzato britannico nel 1727. Fu fortemente influenzato sia dai grandi compositori del barocco italiano sia dalla tradizione corale polifonica medio tedesca.

Nel giro di quindici anni, Händel aveva avviato tre compagnie d'opera commerciali per provvedere alla richiesta di opere italiane alla nobiltà inglese. Il musicologo Winton Dean scrive che le sue opere dimostrano che "Händel non era solo un grande compositore, era un genio drammatico di prim'ordine."

Alexander's Feast (1736) aveva ottenuto una calorosa accoglienza, Händel fece una transizione verso le opere corali inglesi. Dopo il suo successo con il Messiah (1742) non eseguì mai più un'opera italiana. Nato nello stesso anno di Johann Sebastian Bach e Domenico Scarlatti, Händel è considerato uno dei più grandi compositori del tardo barocco e in assoluto nella storia della musica, con opere come Musica sull'acqua, Musica per i reali fuochi d'artificio e il Messiah che rimangono stabilmente popolari. Uno dei suoi quattro inni di incoronazione, Zadok the Priest (1727), composto per l'incoronazione di Giorgio II di Gran Bretagna, è stato eseguito a ogni successiva incoronazione britannica, tradizionalmente durante l'unzione del sovrano. Händel compose più di quaranta opere serie in oltre trent'anni e l'interesse per le sue opere è cresciuto dalla fine del 1960, con la rinascita della musica barocca e il concetto di esecuzione musicale storicamente informata.  

«È giunto nella nostra Città un Sassone, eccellente suonatore di cembalo e compositore, il quale oggi ha fatto gran pompa di sé suonando l'organo nella Chiesa di San Giovanni, con stupore di tutti i presenti.»
(Francesco Valesio, Diario di Roma, 14 gennaio 1707)

Il soggiorno di Händel in Italia, che ebbe luogo all'incirca fra 1706 e 1710, non tanto per perfezionare i propri studi, come spesso si afferma, quanto piuttosto per conoscere luoghi e protagonisti del mondo musicale italiano, e farsi conoscere nei più prestigiosi di questi ambienti di Firenze, Venezia e, soprattutto, Roma. Con sé portava, infatti, una notevole quantità di musiche, che, magistralmente rielaborate, lo avrebbe agevolato nel soddisfare le molteplici richieste dei committenti del più alto livello.

La prima opera italiana di Händel Rodrigo ovvero Vincer se stesso è la maggior vittoria andò in scena con successo nel 1707 a Firenze. La principale meta del viaggio di Händel fu Roma, dove il compositore giunse al più tardi nel dicembre 1706, andando a vivere alla corte del marchese Francesco Maria Ruspoli. In quegli anni Ruspoli era balzato ai vertici dell'aristocrazia romana, grazie anche all'intensa attività musicale da lui promossa nel suo palazzo. Per le «conversazioni» regolarmente tenute ogni domenica nel suo palazzo Händel compose numerose cantate per voce sola con strumenti, e anche l'oratorio La resurrezione, in cui impiegò una ricca orchestrazione, comprendente anche oboi e flauti traversi, che a Roma facevano le loro prime apparizioni. Il brano è celebre non solo per la bellezza della sua musica, ma anche perché la sua esecuzione è molto ben documentata per quel che riguarda l'allestimento della sala, la composizione dell'orchestra, i nomi dei cantanti e degli strumentisti e altre particolari spese. Händel si recò più volte al seguito del Ruspoli, quando questi si trasferiva nei suoi possedimenti extraurbani, componendo musiche anche durante questi periodi di villeggiatura, sia nel castello di Vignanello, sia a Cerveteri; qui, in occasione di una battuta di caccia, Händel compose la cantata Diana cacciatrice.

Uno dei principali committenti romani di Händel fu il cardinale Benedetto Pamphilj, che patrocinava una straordinaria attività musicale, con l'esecuzione di cantate e oratori, spesso su suoi testi poetici, nell'ambito delle «conversazioni» organizzate nel suo palazzo al Corso. Al cardinale Pamphilj si deve probabilmente l'iniziativa di fare esibire il musicista tedesco nel gennaio 1707, sul grande organo di San Giovanni in Laterano, basilica di cui il porporato era arciprete. Nei primi mesi di quell'anno il cardinale commissionò a Händel la musica per alcuni suoi componimenti poetici, tra cui la cantata Il delirio amoroso e l'oratorio Il trionfo del tempo e del disinganno. A Roma, Händel dovette avere rapporti anche con il cardinale Pietro Ottoboni, al cui servizio erano a quel tempo Alessandro Scarlatti e Arcangelo Corelli. Fra i componimenti religiosi composit nel periodo romano spiccano i salmi Dixit Dominus (Aprile 1707), Laudate Pueri Dominum, e Nisi Dominus (Giugno 1707).

Per i suoi mecenati romani, principalmente per il marchese Ruspoli, compose un numero considerevole di cantate secolari (150 secondo il biografo Micelli, di cui pervenuteci circa 120) così come sonate e altre musiche.

Scopri il viaggio su Misura: Viaggiando Nei Luoghi di Händel a Roma  

In questo itinerario ripercorreremo alcune delle tappe più importanti del soggiorno romano di Händel. Alla scoperta di Piazza del Popolo e delle sue Chiese, della Cappella progettata da Raffaello, di grandi capolavori di Caravaggio e delle numerose bellezze nei dintorni, come Basiliche e Battisteri. L'Oratorio dei Bergamaschi sarà il palcoscenico del Concerto Privato con incantevoli suite e arie d'opera.
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