100 opere di Munch in mostra a Milano
Palazzo Reale è riuscito a riportare le opere di Edvard Munch a Milano dopo quarant’anni: dal 1° settembre 2024 al 31 gennaio 2025, in occasione dell'80esimo anniversario della sua scomparsa.
Grazie alla collaborazione con il Museo MUNCH di Oslo e la curatrice Patricia Berman, l’esposizione monografica comprenderà circa 100 opere tra dipinti, disegni e stampe. Un percorso straordinario tra i capolavori di uno dei più celebri artisti tra Ottocento e Novecento, anticipatore dell’Espressionismo - movimento artistico d’Avanguardia - e punto di riferimento della Storia dell'Arte. I capolavori in mostra rispecchiano l’evoluzione artistica del grande pittore: partendo dalle prime opere più chiare e naturalistiche, per poi mutare gradualmente verso una visione sempre più malinconica, piena di sofferenza, in cui i temi della vita e della morte, della paura, della pazzia e della malattia diventano dominanti, influenzata anche dai grandi dolori vissuti durante la giovinezza.
In anteprima
Per i più curiosi, sveliamo alcune opere che si potranno ammirare durante l’esposizione:
- Tra il 1855 e il 1927 una serie di dipinti della “fanciulla malata”: queste opere sono autobiografiche perché la bambina rappresentata potrebbe essere proprio la sorella malata dell’artista. Per questo i dipinti, carichi di coinvolgimento espressivo ed emotivo, vengono considerati fondamentali nel percorso artistico di Munch. La fanciulla malata viene rappresentata stesa su un letto con il viso pallido rivolto verso destra, dove si trova un’altra figura femminile che mostra una grande afflizione mentre è chinata in avanti e stringe la mano della bambina. ·
- La sera sul viale Karl Johan 1892. Munch, tramite questo dipinto, traduce in pittura il suo pensiero critico nei confronti della borghesia. Gli uomini benestanti sono rappresentati nel loro aspetto più terribile, per questo sembrano zombi, creature spiritualmente vuote. Il rito della passeggiata si trasforma in un’accusa dello spaesamento dell’umanità nella società moderna. Poco più in là, è stato raffigurato un uomo che si dirige nella direzione opposta dei borghesi, potrebbe essere proprio Munch che, essendo comunque all’interno del campo visivo dell’opera, è come se fosse imprigioinato nel mondo che lo spaventa.
- Amore e dolore 1895. Chiamato anche “il vampiro”, gli viene dato quest’altro nome perché Munch rappresenta una donna che sta abbracciando un uomo ma nel frattempo non si vede bene se lo sta baciando o mordendo. Il tema dell’opera è la fine di un amore ed è caratterizzata da una serie di elementi contrastanti come ad esempio: i capelli della donna rosso fuoco che si scontrano con i colori scuri che la circondano, un'altra importantissima opposizione però è anche la tenerezza nel gesto affettuoso della giovane e il pallore dell’uomo che sembra essere distrutto dalle emozioni che sta provando.
- Le ragazze sul ponte 1927. Rappresenta un ponte sul quale si trovano tre donne che si affacciano sull’acqua: i loro vestiti hanno colori pastello che contrastano quelli che le circondano delineando malinconia. Il ponte è un elemento che ha un significato precario e transitorio, le figure rappresentate sopra di esso si stanno specchiando nell’acqua gesto simbolo di coscienza, come se si stessero guardando dentro.
La mostra vuole portare il visitatore ad indagare l’espressione delle emozioni dell’artista, delle paure, l’essenza dell’esistenza.
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