Muti, Weiner e il Ravenna Festival 2024
Riccardo Muti e i Wiener apriranno la XXXV edizione del Festival Sabato 11 maggio con la Sinfonia n. 35 di Mozart, detta “Haffner”, e la Sinfonia n. 9 di Schubert, detta “La grande”.
La prima partecipazione della Filarmonica di Vienna a Ravenna Festival risale al 1992 e, negli anni, hanno arricchito il cartellone di eventi indimenticabili. Quello di maggio sarà il dodicesimo appuntamento dei Wiener nella città bizantina e la prima delle sole tre tappe italiane della tournée, seguiranno Firenze e Bari.
La Filarmonica di Vienna è fra le orchestre straniere più frequentemente ospiti della manifestazione ravennate, in nome della lunga amicizia in musica con Riccardo Muti: un’intesa di stile, una comunione di intenti e di civiltà che fanno la gioia del pubblico e contribuiscono alla diffusione del patrimonio musicale europeo, che tanto deve a Paesi come l’Italia e l’Austria. È proprio quel patrimonio a essere distillato nel programma del concerto, che naviga fra le colonne Mozart e Schubert.
Il festival
Fondato nel 1990 da Cristina Mazzavillani Muti, Ravenna Festival si è sempre caratterizzato per un programma che include tutti i linguaggi artistici, dalla musica sinfonica a quella da camera, dall’opera al teatro, dalla danza al musical, dal jazz alla musica etnica. Ogni anno da giugno a luglio una città intera diventa palcoscenico per due mesi. Luoghi straordinari e una vocazione multidisciplinare sono i tratti distintivi che rendono unico Ravenna Festival e contribuiscono a riscoprire una città crocevia di popoli e di culture. Ogni anno la direzione artistica compone un ricco programma di eventi che ruotano attorno a un tema significativo dal punto di vista culturale e artistico.
Tanti i temi affrontati: da quelli più distintamente musicologici dei primissimi anni, a quelli più visionari che hanno proiettato Ravenna in nuovi paesaggi dell’anima, fino alla storia del Novecento. Nel corso degli anni il Festival ha affrontato eventi cruciali come la Grande Guerra e la Rivoluzione Russa, e reso omaggio a icone quali Nelson Mandela, Martin Luther King, Pier Paolo Pasolini e Dante Alighieri.
Dal 1997, anno del primo storico concerto a Sarajevo, i passi di Ravenna Festival si intrecciano a quelli de “Le Vie dell’Amicizia”, pellegrinaggi laici che toccano città ferite, riallacciano antichi legami con luoghi che hanno fatto la storia, costruiscono “ponti di fratellanza”. A guidare questi viaggi, ambasciatore di cultura nel mondo, è da sempre Riccardo Muti con orchestre e cori che, nello spirito di fratellanza che anima il progetto e a testimonianza dell’universalità del linguaggio musicale, in ogni occasione accolgono tra le proprie fila musicisti della città meta del viaggio. Indimenticabili gli appuntamenti in luoghi simbolo come Beirut, Gerusalemme, Mosca, Erevan e Istanbul, New York, Il Cairo, Damasco, Nairobi, Mirandola, Redipuglia, Otranto, Tokyo, Tehran, Kiev, Atene, Lourdes e Loreto.