Ravenna: Capitale del Mosaico
A Ravenna i mosaici rappresentano un passato glorioso e sono anche parte integrante della storia presente della città, che la rende famosa in tutto il mondo e le ha fornito l’appellativo di Capitale del Mosaico. L’arte musiva, praticata dai Romani e dai Bizantini, oggi piò essere praticata da tutti, grazie ai laboratori, corsi e workshop quotidiani e ai tanti artisti/artigiani che la tramandano nel tempo.
I mosaici di Ravenna lasciano senza fiato dal punto di vista estetico e per la profondità e complessità dei significati religiosi, mistici e politici che riescono a trasmettere. All’interno dei sette degli otto Monumenti Unesco si conserva il più ricco patrimonio mondiale di mosaici paleocristiani databili tra il V e il VI secolo d.C. Un tesoro inestimabile superiore per qualità e iconografia a quelli di tutte le altre città del mondo antico, occidentali e orientali.
Un’eredità, inoltre, che si tramanda di generazione in generazione grazie alle scuole dedicate al mosaico più famose e qualificate al mondo – come il Liceo Artistico “Nervi Severini” e l’Accademia di Belle Arti– frequentate da allievi e artisti di tutte le nazionalità. Tante sono poi le botteghe artigianali disseminate per le vie del centro storico. Qui è possibile vedere con i propri occhi questa lavorazione, e perché no, anche provare a realizzare un’opera grazie ai tanti laboratori in programma.
Per tuffarsi nella luce e nei colori basta allora entrare all’interno della Basilica di San Vitale, farsi rubare l’anima dalle stelle del Mausoleo di Galla Placidia; perdersi tra le cupole del Battistero degli Ortodossi o degli Ariani; percorrere con lo sguardo i cortei dei martiri e delle vergini della Basilica di Sant’Apollinare Nuovo. Ci si può confrontare con la riservatezza della Cappella di Sant’Andrea, con la maestosità della Basilica di Sant’Apollinare in Classe o camminare tra le pavimentazioni della Domus dei Tappeti di Pietra. La Basilica di San Francesco a Ravenna custodisce un tesoro unico nel suo genere: una cripta allagata con pavimento a mosaico in cui nuotano tanti pesci rossi.
A Ravenna il mosaico è dappertutto: nei musei, nelle insegne stradali, nei parchi, sulle fioriere e nelle vetrine dei centri storici, financo sui muri grazie alle invasioni che il celebre artista della street art internazionale Invader ha compiuto in città. Un buon punto di partenza per scoprire l’evoluzione dell’arte del mosaico in chiave contemporanea è il Museo MAR. Ospitato all’interno del complesso monumentale della Loggetta Lombardesca, questo spazio – oltre a essere sede del CIDM (Centro Internazionale di Studio del Mosaico) – raccoglie una vasta collezione di mosaici moderni e contemporanei che, pur utilizzando un linguaggio di tipo musivo, superano di fatto l’ortodossia della tecnica tradizionale.
Infine, da non perdere è la Biennale del Mosaico Contemporaneo, la rassegna internazionale che ogni due anni chiama a raccolta in città artisti e scuole di mosaico da tutto il mondo. Ravenna si pone così al centro di un ricco programma di eventi in cui arte antica e contemporanea si pongono in costante dialogo tra loro, con un occhio rivolto al futuro.
Il mosaico rappresenta dunque le diverse anime di Ravenna e proprio per la città è stata recentemente realizzata un’identità visiva dinamica e multiforme, basata sulle tessere e le alternanze di colori, pieni e vuoti che caratterizzano Ravenna come città del mosaico.
Aut lux hic nata est, aut capta hic libera regnat (…)
O la luce è nata qui o, qui imprigionata, regna libera (…)
(dai mosaici della Cappella Arcivescovile di Ravenna)