Rimini... è Fellini
Rimini, luogo del sogno e della fantasia, esalta l’eredità culturale del Maestro con il Fellini Museum, il Cinema Fulgor, il Grand Hotel e i murales di Borgo San Giuliano.
Federico Fellini nasce a Rimini il 20 gennaio del 1920 e si ispira e ritorna alla città con i ricordi per realizzare molti dei suoi capolavori.
“Nulla si sa, tutto si immagina.”
Federico Fellini, La voce della luna.
I luoghi di Fellini:
Fellini Museum e il Cinema Fulgor
Inserito dal Ministero della Cultura tra i grandi progetti nazionali dei beni culturali, il Fellini Museum è un’esperienza immersiva nel genio creativo di Federico Fellini. Le magiche atmosfere del cinema felliniano sorprendono il visitatore già all’ingresso dove una nebbiolina sottile avvolge l’antistante Piazza dei Sogni evocando le scene del celebre film Amarcord. Ad attendere il visitatore c’è un affascinante Marcello Mastroianni proiettato dall’alto di un dolly e una gigantesca e sensuale Anita Ekberg, protagonisti di indimenticabili fotogrammi del film La dolce vita. Innovazione, ricerca e sperimentazione si misurano negli spazi del Fellini Museum con la classicità dell’arte e del cinema.
Il polo museale si sviluppa tra Castel Sismondo, Rocca malatestiana del Quattrocento, il settecentesco Palazzo del Fulgor che ospita al piano terra anche l’omonima sala cinematografica molto amata dal grande regista, e Piazza Malatesta. Il Fulgor, ovvero il cinema dei sogni di Federico Fellini è un luogo iconico e ispiratore nel cuore del centro storico, che ha trovato nuova vita nel racconto dei percorsi frequentati dal celebre regista. Rimini è in Amarcord, nei Vitelloni, ne La voce della luna, in8 1⁄2e altri film. Non solo, anche nelle vignette del Marc’Aurelio, nei soggetti rimasti sulla carta, nelle fotografie, nelle interviste. Il Fulgor è rimasto fedele alla sua missione: è ancora oggi un cinema a tutti gli effetti, dove il pubblico diventa a sua volta protagonista, in una vita che si intreccia ancora con quella cinematografica.
Il museo ripercorre tutta la carriera di Federico, dalle locandine disegnate da ragazzo, ai costumi di scena, al libro dei sogni, a rari oggetti appartenuti al regista, sino ai film più importanti che gli sono valsi la consacrazione internazionale e la conquista dei premi Oscar; una vera esperienza immersiva.
Il Grand Hotel
Sul lungomare di Rimini, nel cuore di Marina Centro e vicino al porto, colpisce e affascina la maestosa architettura in stile Liberty del Grand Hotel di Rimini. Fin dall’inaugurazione, il primo luglio 1908, il Grand Hotel è stato protagonista indiscusso della storia balneare della Riviera e del turismo made in Italy, fino a diventare monumento nazionale nel 1994.
Venne progettato dall’architetto uruguagio Paolo Somazzi e nel corso degli anni la struttura non subì variazioni fino all’estate del 1920. A costringere un importante restauro furono l’incendio prima, e le conseguenze della seconda guerra mondiale successivamente. Gli anni Cinquanta videro un rinnovamento totale della struttura, che non fu però stravolta nella sua essenza. Ancora oggi il Grand Hotel conserva un’imponente facciata Liberty e al suo interno, dopo aver attraversato il giardino esotico, si possono ammirare gli arredi francesi e veneziani del XVIII secolo, che rievocano atmosfere suggestive del passato.
Il Grand Hotel di Rimini ha raggiunto la fama internazionale grazie al genio di Federico Fellini che in Amarcord (1973) ne ha esaltato il fascino, fissandolo in una dimensione onirica e senza tempo. All’interno del Grand Hotel c’è ancora la stanza dove soggiornava il Maestro.
Borgo San Giuliano
l caratteristico Borgo San Giuliano, collegato al centro città grazie al bimillerario Ponte di Tiberio, oggi è uno dei luoghi più rinomati di Rimini. Il piccolo borgo, abitato in passato da famiglie di pescatori, è oggi ricco di botteghe, cantine e ristoranti tipici e capace di regalare ai visitatori un’emozionante immersione nella Rimini più autentica e dalle atmosfere felliniane.
Il labirinto di vie e casette diventa un museo a cielo aperto grazie ai caratteristici murales dedicati al grande regista. Colori pastello, atmosfere sognanti, facciate con paesaggi e personaggi del quartiere: l’identità del borgo è unica ed è ciò che lascia incantati e affascina i visitatori. La tradizione di decorare le case del borgo inizia nel 1980 con la seconda edizione della Festa De Borg: sui muri prendono vita i primi murales che raccontano i suoi abitanti e i paesaggi del porto e del mare.
Nel 1994, con la scomparsa di Federico Fellini, le decorazioni vengono interamente dedicate al regista. In questa occasione pittori riminesi e non ritraggono le scene dei suoi film più famosi e dei suoi personaggi indimenticabili.