Storia e curiosità del Teatro dell’Opera di Roma
Il Teatro dell’Opera di Roma, noto anche come Teatro Costanzi, è una struttura teatrale dedicata all’opera e al balletto. La sua storia affonda le radici nell’Ottocento, quando l’imprenditore Domenico Costanzi, specializzato nella costruzione e gestione di alberghi, comprese l’importanza di avere un teatro lirico nella Città Eterna.
Il teatro è costruito sotto la supervisione dell’architetto Achille Sfondrini, inaugurato nel 1880 con la Semiramide di Rossini, diretta dal maestro Giovanni Rossi alla presenza dei sovrani d’Italia.
La struttura è inizialmente progettata a forma di ferro di cavallo in modo tale da creare un effetto acustico particolarmente importante. In origine il teatro era in grado di accogliere circa 1.600 spettatori e disponeva di 3 ordini di palchi, di una galleria e di un anfiteatro. La sala è inoltre interamente sormontata da una cupola di pregevole fattura affrescata da Annibale Brugnoli.
Il Teatro ospita prime assolute come “Cavalleria Rusticana” nel 1890 e “L’amico Fritz” di Mascagni nel 1891. Successivamente la direzione passò al figlio di Domenico, Enrico, che contribuì alla realizzazione di altre grandi prime come Tosca di Puccini nel 1900.
Nel 1926 il Comune di Roma acquista il teatro ribattezzandolo “Teatro dell’Opera” come oggi conosciamo. In quello stesso anno, il comune ne dispone una parziale ristrutturazione sotto la gestione dell’architetto Marcello Piacentini, nuovamente inaugurato il 27 febbraio 1928 con l’opera Nerone di Boito, diretta dal maestro Gino Marinuzzi. Nel 1958, con l’avvento della Repubblica, allo stesso Piacentini fu affidata un’ulteriore ristrutturazione del Teatro dell’Opera. I lavori prevedevano la creazione di uno scalone d’onore e di un foyer dei palchi, di locali per uffici, l’installazione di nuovi arredi e il rifacimento della facciata in uno stile novecentesco, ultimati nel 1960.
La fama di questo teatro è stata riconosciuta, nel corso degli anni, grazie alla presenza di artisti importantissimi come Caruso, Maria Callas, Pavarotti e tanti altri.
Il Teatro dell’Opera, dispone, inoltre, di importanti magazzini e depositi, attraverso un cortile accanto alla bocca della verità si entra in un edificio di architettura industriale. A partire dai primi anni ’30, sono realizzati prodotti, scenografie e allestimenti. La struttura conserva inoltre più di sessantamila costumi indossati dai più grandi artisti della lirica e del balletto. Una delle sale più importanti è il salone dove si dipingono su grosse tele e legni, i fondali delle scene di tutti gli spettacoli. Definito il “laboratorio dei sogni” il luogo in cui i colori sono ancora oggi realizzati come un tempo. Di rilevante importanza anche la sartoria del teatro che vanta una delle tradizioni più forti e riconosciute in Italia. Costumi 100% artigianali, creati con lavorazioni artistiche estremamente qualificate.
Nel corso dei decenni hanno collaborato con il teatro dell’opera artisti del calibro di Picasso, De Chirico, Zeffirelli e tanti altri.