L'itinerario ci porta ne cuore delle Foreste Casentinesi, in luoghi senza tempo dove ammirare bellezze artistiche ricche di spiritualità, incastonate in panorami mozzafiato per immergersi nella natura con la Forest Therapy e un concerto privato di musica medievale.
Il viaggio parte dal Castello di Gargonza, magnifico borgo fortificato del Duecento e residenza diffusa restaurata nel pieno rispetto della memoria del passato, continua alla scoperta di Poppi e il suo castello con splendidi affreschi trecenteschi.
Scopriremo luoghi immersi nella spiritualità, come Camaldoli con il suo Monastero e l'Eremo, il Castello di Romena, la Pieve di San Pietro e il Santuario della Verna, luogo sacro dove San Francesco d'Assisi ricevette le Stimmate; arricchito da un concerto esclusivo di musica medievale.
Non mancheranno le visite a borghi medievali con musei particolari come Stia e il suo Museo dell'Arte della Lana, e la splendida Arezzo con i suoi tanti tesori d'arte e città natale di Giorgio Vasari: pittore, architetto e primo storico dell'arte dell'età moderna.
Per concludere il tour nel modo più bello: una mattinata di relax con la Forest Therapy e infine la degustazione di prodotti tipici del territorio.
Proposta di itinerario indicativo. Il tour può essere modificato e adattato a eventuali richieste di approfondimento su temi scelti dal cliente.
Arrivo autonomo presso il Castello di Gargonza - Dimora Storica (30 km da Arezzo).
Dormire in un borgo fortificato in Toscana è davvero un’esperienza magica e indimenticabile. Le camere hanno mantenuto il fascino e l’atmosfera della comunità contadina che una volta abitava Gargonza ma sono dotate di ogni comfort e lusso. Ogni camera, suite o appartamento si trova in un diverso edificio del Borgo e tutte le sistemazioni hanno la loro storia da raccontare.
Pomeriggio: passeggiata nel Borgo di Gargonza.
Il Castello di Gargonza, uno dei più suggestivi castelli di Arezzo, è un borgo fortificato del Ducento dove Dante trascorse alcuni giorni del suo esilio, situato nella splendida Val di Chiana. Nel XV secolo il Castello di Gargonza è conosciuto come borgo di una comunità dedita alla cura dei boschi e alla produzione della lana e successivamente, nella metà del XVII secolo che nasce una fattoria organizzata con terreni condotti a mezzadria su una superficie abbastanza vasta di novecento ettari. In seguito all’esodo rurale cessò la sua attività mezzadrile. Nella prima metà del Novecento il Castello viene abbandonato dalla comunità e attorno al 1970, Roberto Guicciardini Corsi Salviati, proprietario di Gargonza, si dedica al suo restauro, nel pieno rispetto della memoria del passato per riportare a vita quotidiana uno dei più bei borghi della Toscana.
Aperitivo di benvenuto in giardino e cena nel ristorante del castello.
La Torre di Gargonza è il ristorante situato proprio fuori dalle mura del borgo ed è stato ricavato da quello che una volta era la rimessa per i macchinari agricoli e la falegnameria. In estate è possibile mangiare all’esterno nella corte e nella sala panoramica che gode di una bella vista davanti al maestoso bosco. La cucina del ristorante è quella autentica, tipica toscana, fatta di ingredienti semplici e genuini scelti personalmente tra le proposte di stagione.
Prima colazione.
Partenza in pullman per la visita di Poppi e del Castello dei Conti Guidi, simbolo del paese e dell’intero Casentino, Campaldino dove ebbe luogo la celebre battaglia.
Poppi è in una valle tra le più belle della Toscana, nel Casentino. Il castello dei Conti Guidi è un'opera del XIII secolo, è caratterizzato da una facciata a bifore, al centro della quale si stacca un’alta torre, e circondato da mura di cinta con merli guelfi e da un ampio fossato. Ospita al suo interno un museo e la biblioteca, ricca di 25 mila volumi antichi, di manoscritti e incunaboli, e anche la biblioteca moderna. L’elemento più importante è la cappella dei Conti Guidi con un ciclo di affreschi trecenteschi attribuiti a Taddeo Gaddi, allievo di Giotto.
Pranzo in un’osteria tipica.
Nel pomeriggio arrivo a Camaldoli e visita al Monastero e all’Eremo.
Camaldoli, fondata mille anni fa da San Romualdo è una comunità di monaci benedettini, immersa nella pace della foresta, rappresenta le due dimensioni fondamentali dell’esperienza monastica: la solitudine e la comunione.
Il Monastero è il luogo nel quale i monaci, pur vivendo anche la solitudine, fanno esperienza di vita fraterna e di comunione, anche grazie all’accoglienza degli ospiti: negli spazi del Monastero e in quelli della Foresteria.
La struttura del Sacro Eremo si ispira alla spiritualità dei padri del deserto: monaci che si ritirarono fin dai primi secoli del cristianesimo per vivere una quotidianità intessuta di preghiera, silenzio, solitudine, lavoro, rimanere in cella.
Cena nel ristorante del castello.
Prima colazione.
Partenza in pullman per la visita di Romena con la magnifica pieve romanica e il suo imponente castello, è uno dei luoghi più belli e significativi del Casentino.
La Pieve di San Pietro, dichiarata Monumento Nazionale, è un magnifico esempio di architettura romanica. Fu costruita al tempo della carestia del 1152 da “Albericus Plebanus”, come si legge inciso su un capitello all’interno. Fu eretta su una chiesa preesistente dell’VIII secolo, i cui resti sono visibili sotto il pavimento. La sua attuale facciata non è quella originaria, e anche la torre campanaria subì un crollo in occasione del terremoto del 1729, e venne ribassata con il rifacimento della cella. L’interno è a tre navate, divise da dieci colonne con capitelli fitomorfi, zoomorfi, antropomorfi. Alle scene bibliche si affiancano motivi e simboli riferibili ai riti di fecondità e propiziazione dei raccolti di origine pagana.
A breve distanza dalla pieve si trova il Castello di Romena, imponente fortezza medievale la cui esistenza è documentata dal decimo secolo, è formato da tre torri centrali (molto più alte delle attuali), e da tre cinte fortificate concentriche disposte su livelli diversi. La cerchia più esterna era punteggiata da undici torri perimetrali quadrangolari e dotata di quattro porte di accesso, di cui oggi si sono conservate la porta Bacìa (attuale ingresso al castello) e la porta Gioiosa.
Pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio visita nel borgo di Stia, un bel paese nato in un luogo di mercato medievale.
Nel Medioevo Stia si sviluppò come “mercatale” della Contea di Porciano e residenza dei Conti Guidi. Il comune intorno al 1840 ebbe un grande sviluppo grazie alla lavorazione della lana che lo portò ad essere un centro produttivo importante, nel 1900 erano quasi 500 gli operai impiegati nel Lanificio di Stia con il prodotto simbolo e pregiato Tessuto o Panno Casentino. Dopo la chiusura dello stabilimento nel 2000, gli spazi del lanificio hanno ripreso vita nel 2010 grazie alla creazione del Museo dell’Arte della Lana. Viene raccontato il ciclo della lavorazione come si svolgeva all’interno del lanificio, illustrato attraverso l’esposizione delle antiche macchine tessili, ma anche prima dello sviluppo industriale: dalla tosatura fino alla messa a punto del tessuto. Nel museo si svolgono anche i laboratori didattici: si possono sperimentare alcune lavorazioni e imparare a riconoscere le diverse fibre tessili attraverso un “percorso tattile”.
Cena nel ristorante del castello.
Ore 21.00: Concerto privato nella Cappella del Castello
Musica Medievale - Voce, Liuto e Salterio
Prima colazione.
Partenza in pullman per visita del Santuario della Verna, un luogo sacro incastonato nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, regala panorami mozzafiato e una connessione profonda con la natura.
Il Santuario della Verna è famoso per essere il luogo delle Stimmate di San Francesco d’Assisi nel 1224. Il Museo del Santuario è composto da grandi sale quattrocentesche e da ambienti significativi della vita dell’antico convento e si possono ammirare pregevoli corali miniati del XV° secolo, suppellettili liturgiche, parati e dipinti. Di particolare rilievo sono un crocifisso ligneo policromo e un busto in ceramica attribuiti ad Andrea della Robbia. Una sala molto interessante è quella dedicata all’antica farmacia e al laboratorio di spezieria, in uno dei luoghi più suggestivi del Santuario dove ancora oggi è possibile trovare alcuni prodotti cosmetici, alimentari, distillati di origine biologica e naturale. Si conclude il percorso con l’ambiente più caratteristico del museo, il fuoco comune.
Pranzo in una tipica locanda montana.
Nel pomeriggio visita di Arezzo, un viaggio nel tempo, fra sapori, eventi, storie e oggetti d’antiquariato, scorci suggestivi e fascino vintage.
Arezzo è una delle città più importanti dell’Etruria e raggiunge il suo massimo splendore tra il Medioevo e il Rinascimento. La città ancora oggi ne porta testimonianza tra chiese meravigliose come la Basilica di San Francesco con il ciclo di affreschi "La Leggenda della Vera Croce", opera più grande di Piero della Francesca, il Duomo dove si trovano altre opere del grande artista del rinascimento, Piazza Grande, i palazzi, monumenti e musei come il Museo d’Arte Medievale e Moderna e il Museo Archeologico Gaio Cilnio Mecenate, dove sono esposti oggetti e reperti di epoca romana ed etrusca. Tappa imperdibile è la Casa Museo di Giorgio Vasari: pittore del manierismo, geniale architetto, fine collezionista di disegni, biografo e primo storico dell’arte dell’età moderna; indiscusso protagonista del tardo rinascimento e un intellettuale tra i più influenti del suo tempo.
Rientro in albergo. Cena con buffet toscano nel giardino del castello.
Prima colazione e rilascio delle camere.
Mattina di relax dedicata alla Forest Therapy: un metodo naturale per migliorare salute e benessere grazie al potere rigenerante dei boschi.
La Terapia Forestale produce effetti benefici se sono coinvolti tutti i sensi, ciascuno ha il suo ruolo nella terapia e per stimolarli durante il cammino si può praticare meditazione e mindfulness. Passare una giornata completamente immersi nel verde, concentrandosi sui suoni della natura, i suoi profumi, cercando il contatto con gli alberi e le piante, permette a tutti i nostri sensi di affinare le proprie percezioni. È una pratica molto antica di origine Giapponese: Shinrin-yoku.
Pranzo degustazione nel borgo con abbinamento di vino e formaggi.
Dopo pranzo, saluti e partenze individuali.
L'ordine delle visite potrà variare per esigenze operative senza modificarne il contenuto.
Arrivo autonomo presso il Castello di Gargonza - Dimora Storica (30 km da Arezzo).
Dormire in un borgo fortificato in Toscana è davvero un’esperienza magica e indimenticabile. Le camere hanno mantenuto il fascino e l’atmosfera della comunità contadina che una volta abitava Gargonza ma sono dotate di ogni comfort e lusso. Ogni camera, suite o appartamento si trova in un diverso edificio del Borgo e tutte le sistemazioni hanno la loro storia da raccontare.
Pomeriggio: passeggiata nel Borgo di Gargonza.
Il Castello di Gargonza, uno dei più suggestivi castelli di Arezzo, è un borgo fortificato del Ducento dove Dante trascorse alcuni giorni del suo esilio, situato nella splendida Val di Chiana. Nel XV secolo il Castello di Gargonza è conosciuto come borgo di una comunità dedita alla cura dei boschi e alla produzione della lana e successivamente, nella metà del XVII secolo che nasce una fattoria organizzata con terreni condotti a mezzadria su una superficie abbastanza vasta di novecento ettari. In seguito all’esodo rurale cessò la sua attività mezzadrile. Nella prima metà del Novecento il Castello viene abbandonato dalla comunità e attorno al 1970, Roberto Guicciardini Corsi Salviati, proprietario di Gargonza, si dedica al suo restauro, nel pieno rispetto della memoria del passato per riportare a vita quotidiana uno dei più bei borghi della Toscana.
Aperitivo di benvenuto in giardino e cena nel ristorante del castello.
La Torre di Gargonza è il ristorante situato proprio fuori dalle mura del borgo ed è stato ricavato da quello che una volta era la rimessa per i macchinari agricoli e la falegnameria. In estate è possibile mangiare all’esterno nella corte e nella sala panoramica che gode di una bella vista davanti al maestoso bosco. La cucina del ristorante è quella autentica, tipica toscana, fatta di ingredienti semplici e genuini scelti personalmente tra le proposte di stagione.
Prima colazione.
Partenza in pullman per la visita di Poppi e del Castello dei Conti Guidi, simbolo del paese e dell’intero Casentino, Campaldino dove ebbe luogo la celebre battaglia.
Poppi è in una valle tra le più belle della Toscana, nel Casentino. Il castello dei Conti Guidi è un'opera del XIII secolo, è caratterizzato da una facciata a bifore, al centro della quale si stacca un’alta torre, e circondato da mura di cinta con merli guelfi e da un ampio fossato. Ospita al suo interno un museo e la biblioteca, ricca di 25 mila volumi antichi, di manoscritti e incunaboli, e anche la biblioteca moderna. L’elemento più importante è la cappella dei Conti Guidi con un ciclo di affreschi trecenteschi attribuiti a Taddeo Gaddi, allievo di Giotto.
Pranzo in un’osteria tipica.
Nel pomeriggio arrivo a Camaldoli e visita al Monastero e all’Eremo.
Camaldoli, fondata mille anni fa da San Romualdo è una comunità di monaci benedettini, immersa nella pace della foresta, rappresenta le due dimensioni fondamentali dell’esperienza monastica: la solitudine e la comunione.
Il Monastero è il luogo nel quale i monaci, pur vivendo anche la solitudine, fanno esperienza di vita fraterna e di comunione, anche grazie all’accoglienza degli ospiti: negli spazi del Monastero e in quelli della Foresteria.
La struttura del Sacro Eremo si ispira alla spiritualità dei padri del deserto: monaci che si ritirarono fin dai primi secoli del cristianesimo per vivere una quotidianità intessuta di preghiera, silenzio, solitudine, lavoro, rimanere in cella.
Cena nel ristorante del castello.
Prima colazione.
Partenza in pullman per la visita di Romena con la magnifica pieve romanica e il suo imponente castello, è uno dei luoghi più belli e significativi del Casentino.
La Pieve di San Pietro, dichiarata Monumento Nazionale, è un magnifico esempio di architettura romanica. Fu costruita al tempo della carestia del 1152 da “Albericus Plebanus”, come si legge inciso su un capitello all’interno. Fu eretta su una chiesa preesistente dell’VIII secolo, i cui resti sono visibili sotto il pavimento. La sua attuale facciata non è quella originaria, e anche la torre campanaria subì un crollo in occasione del terremoto del 1729, e venne ribassata con il rifacimento della cella. L’interno è a tre navate, divise da dieci colonne con capitelli fitomorfi, zoomorfi, antropomorfi. Alle scene bibliche si affiancano motivi e simboli riferibili ai riti di fecondità e propiziazione dei raccolti di origine pagana.
A breve distanza dalla pieve si trova il Castello di Romena, imponente fortezza medievale la cui esistenza è documentata dal decimo secolo, è formato da tre torri centrali (molto più alte delle attuali), e da tre cinte fortificate concentriche disposte su livelli diversi. La cerchia più esterna era punteggiata da undici torri perimetrali quadrangolari e dotata di quattro porte di accesso, di cui oggi si sono conservate la porta Bacìa (attuale ingresso al castello) e la porta Gioiosa.
Pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio visita nel borgo di Stia, un bel paese nato in un luogo di mercato medievale.
Nel Medioevo Stia si sviluppò come “mercatale” della Contea di Porciano e residenza dei Conti Guidi. Il comune intorno al 1840 ebbe un grande sviluppo grazie alla lavorazione della lana che lo portò ad essere un centro produttivo importante, nel 1900 erano quasi 500 gli operai impiegati nel Lanificio di Stia con il prodotto simbolo e pregiato Tessuto o Panno Casentino. Dopo la chiusura dello stabilimento nel 2000, gli spazi del lanificio hanno ripreso vita nel 2010 grazie alla creazione del Museo dell’Arte della Lana. Viene raccontato il ciclo della lavorazione come si svolgeva all’interno del lanificio, illustrato attraverso l’esposizione delle antiche macchine tessili, ma anche prima dello sviluppo industriale: dalla tosatura fino alla messa a punto del tessuto. Nel museo si svolgono anche i laboratori didattici: si possono sperimentare alcune lavorazioni e imparare a riconoscere le diverse fibre tessili attraverso un “percorso tattile”.
Cena nel ristorante del castello.
Ore 21.00: Concerto privato nella Cappella del Castello
Musica Medievale - Voce, Liuto e Salterio
Prima colazione.
Partenza in pullman per visita del Santuario della Verna, un luogo sacro incastonato nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, regala panorami mozzafiato e una connessione profonda con la natura.
Il Santuario della Verna è famoso per essere il luogo delle Stimmate di San Francesco d’Assisi nel 1224. Il Museo del Santuario è composto da grandi sale quattrocentesche e da ambienti significativi della vita dell’antico convento e si possono ammirare pregevoli corali miniati del XV° secolo, suppellettili liturgiche, parati e dipinti. Di particolare rilievo sono un crocifisso ligneo policromo e un busto in ceramica attribuiti ad Andrea della Robbia. Una sala molto interessante è quella dedicata all’antica farmacia e al laboratorio di spezieria, in uno dei luoghi più suggestivi del Santuario dove ancora oggi è possibile trovare alcuni prodotti cosmetici, alimentari, distillati di origine biologica e naturale. Si conclude il percorso con l’ambiente più caratteristico del museo, il fuoco comune.
Pranzo in una tipica locanda montana.
Nel pomeriggio visita di Arezzo, un viaggio nel tempo, fra sapori, eventi, storie e oggetti d’antiquariato, scorci suggestivi e fascino vintage.
Arezzo è una delle città più importanti dell’Etruria e raggiunge il suo massimo splendore tra il Medioevo e il Rinascimento. La città ancora oggi ne porta testimonianza tra chiese meravigliose come la Basilica di San Francesco con il ciclo di affreschi "La Leggenda della Vera Croce", opera più grande di Piero della Francesca, il Duomo dove si trovano altre opere del grande artista del rinascimento, Piazza Grande, i palazzi, monumenti e musei come il Museo d’Arte Medievale e Moderna e il Museo Archeologico Gaio Cilnio Mecenate, dove sono esposti oggetti e reperti di epoca romana ed etrusca. Tappa imperdibile è la Casa Museo di Giorgio Vasari: pittore del manierismo, geniale architetto, fine collezionista di disegni, biografo e primo storico dell’arte dell’età moderna; indiscusso protagonista del tardo rinascimento e un intellettuale tra i più influenti del suo tempo.
Rientro in albergo. Cena con buffet toscano nel giardino del castello.
Prima colazione e rilascio delle camere.
Mattina di relax dedicata alla Forest Therapy: un metodo naturale per migliorare salute e benessere grazie al potere rigenerante dei boschi.
La Terapia Forestale produce effetti benefici se sono coinvolti tutti i sensi, ciascuno ha il suo ruolo nella terapia e per stimolarli durante il cammino si può praticare meditazione e mindfulness. Passare una giornata completamente immersi nel verde, concentrandosi sui suoni della natura, i suoi profumi, cercando il contatto con gli alberi e le piante, permette a tutti i nostri sensi di affinare le proprie percezioni. È una pratica molto antica di origine Giapponese: Shinrin-yoku.
Pranzo degustazione nel borgo con abbinamento di vino e formaggi.
Dopo pranzo, saluti e partenze individuali.
L'ordine delle visite potrà variare per esigenze operative senza modificarne il contenuto.